Sheena, non ho parole. Quando qualcuno cita William Blake mi scappa la lacrima. E visto che io lo cito spesso insistiamo regalando un'ulteriore "invito" al nostro Anti (sì, ormai sei nostro).
"La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza"
W.B.
Dicono però che gli scarafaggi siano tra gli esseri che un giorno potrebbero sostituire l'uomo come entità dominante. Sarà vero?
Prendendolo per buono è probabile che "fraintendendo tutto ciò che si vede" sia in realtà un "immaginando tutto ciò che non si vede". Molto più facile no? E sì, così si può dire "contenti loro". Adesso. Ma quando comanderanno loro allora sarà invece "contenti tutti" e allora ci sarà un Anti (o un Flower o una Nizna o una Sheena) piccolo piccolo che vedrà uno scarafaggio grosso grosso andare di sopra a cercare il tabacco, rollare, uscire, pisciare e fumare.
E cosa sarà cambiato? Forse solo il rimando dello specchio,sperando sia meno importante di adesso, anzi forse gli specchi non esisteranno più. La speranza c'è.
Ma il senso di proseguire come siamo qual'è? Fortemente l'onestà di dire che si pensa solo a se stessi. Come al solito. Come quando si ha paura. Come quando si è sicuri che qualcosa con un ottimo filo taglia e rompe tutto. Ma qualcuno gli ha chiesto davvero, a quel qualcosa, se lo ha fatto senza pietà? Una lacrima se n'è andata. Giusto, su quello non si transige. Ogni lacrima lasciata nel dolore e come un petalo di margherita strappato nell'amore. (??...ma sei sicuro...Mah?!).
Una cosa alla volta, anche se piccola, va presa e usata come nuova, non riutilizzata come vecchia o per scopi dodecafonici; poi, dopo altre piccole cose, unite insieme, ne esce una grossa, importante, limpida che vediamo anche quando siamo...come si dice? Rifatti...prefetti...stracotti...ah! Come mi piacciono gli slang forestieri, tante invenzioni per dire (nascondere) la stessa cosa. Ognuno con il suo compito: chi parla e chi non vuole, chi è inesistente e chi esiste, chi conta i petali e chi le lacrime. Ma una cosa mi suona stridente: avete mai fatto caso che la costante in questi casi e il "non esserci"? Beh...sì...giusto, non sempre. Ma spesso e volentieri. E uno poi dice "fa male": ma quindi "essere" fa male? Càzzò, allora hanno ragione gli scarafaggi a voler comandare e volerci sostituire.
Intanto io ti segnalo. Ti segnalo in rosso sul mio Moleskine, in mezzo a polvere di grafite, macchie, personaggi vari e vaghi, insegnanti, astronauti, musicisti, mostri alati, pizzaioli, pittori, lattonieri, direttori, fruttivendoli, manometri, vichyssoise, coltivatori diretti, barbe, baffi, kimoni, tutori del nulla, presidenti, vagabondi e conquistatori: tutti senza la dignità di un nome. Forse non è significativo per te, ma tu avrai quella dignità.
Un'ultima piccola cosa mi viene in mente: forse quando si vuole piangere su una "spalla", comunque vada, credo che la cosa di cui essere sicuri sia di averla. La spalla intendo.
Comunque vada.
Ma forse sono solo convulsioni contorte mie. Alcatena docet.
Ecco, io lo so di non ascoltare Arturo Benedetti Michelangeli ed al contempo leggerti, mi fa quest'effetto tragicamente......innocuo e didattico....oops....mi è scappato un'abbraccio.
http://www.youtube.com/watch?v=E7uMTqcazOg